Altagamma, Lunelli: “Internazionalità, sostenibilità e contemporaneità per il futuro dell’industria italiana”

Il primo discorso del numero uno di cantine ferrari, all’esordio come presidente della Fondazione

Internazionalità, sostenibilità e contemporaneità sono i pilastri strategici che ispireranno le nostre attività nei prossimi tre anni”. Ha le idee chiare Matteo Lunelli. Il numero uno di Cantine Ferrari, neo eletto presidente di Fondazione Altagamma, ha esordito così all’Assemblea dei Soci della Fondazione che lo ha visto vicepresidente negli ultimi due mandati.

Succede al vertice ad Andrea Illy (Illycaffè), l’uomo che ha portato Altagamma, Fondazione che dal 1992 riunisce le imprese dell’alta industria culturale e creativa italiana, da 76 a 110 iscritti. Lunelli guiderà il nuovo Consiglio di Amministrazione per il triennio 2020-2022.

La mission di Altagamma, ha assicurato il trentino Lunelli, resta quella di “contribuire alla crescita e alla competitività delle imprese dell’industria creativa culturale italiana e, indirettamente, del Sistema Italia”.

Lo scenario di mercato è però profondamente cambiato e “richiede di rispondere a nuove esigenze che coinvolgono tutti i settori in cui opera la Fondazione: moda, design, alimentare, ospitalità, automotive, gioielli, nautica”.

“Nel 2023 – ha ricordato Lunelli – un consumatore su due del lusso sarà asiatico e la crescita sarà quasi totalmente guidata da Millennial e Generazione Z, che stanno ridisegnando l’industria con la loro spiccata sensibilità verso approcci autentici, sostenibili e culturalmente inclusivi”.

Sarà dunque necessario reinterpretare il modo di fare impresa, innovare prodotti e modalità di comunicazione. “Il Made in Italy – ha dichiarato Matteo Lunelli – continua ad avere uno straordinario potere evocativo legato ai nostri territori, al nostro saper fare e al nostro stile di vita”.

“Tuttavia – ha aggiunto il numero uno di Cantine Ferrari – gli scenari macroeconomici richiederanno alle aziende Altagamma di saper intercettare un nuovo consumatore, che sarà sempre più asiatico, giovane, digitale e attento ai valori di cui la marca è ambasciatrice”.

INTERNAZIONALITÀ SOSTENIBILITÀ E CONTEMPORANEITÀ

Per supportare le strategie internazionali dei soci, Altagamma consoliderà e amplierà il proprio network di relazioni nei principali mercati. Dopo Olanda e Cina, proseguirà il progetto degli Altagamma Club, che riunisce nei diversi Paesi i manager delle aziende associate, con l’obiettivo di identificare progetti congiunti e nuove opportunità di narrazione dello stile di vita italiano, in collaborazione con Ambasciate e Consolati.

Sarà inoltre ampliata la rete degli Altagamma International Honorary Members, imprese e istituzioni che promuovono in varia forma il bello, buono e ben fatto del nostro Paese nel mondo.

Infine, per attrarre turisti di fascia alta “affinché si innamorino del nostro stile di vita”, continuerà il progetto Altagamma Italian Experiences, itinerari ed esperienze che includono visite esclusive alle aziende socie.

In linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile individuati dall’ONU (SDG), per Altagamma la Corporate Social Responsibility è un elemento imprescindibile per le aziende di eccellenza, con un impatto economico e non solo reputazionale.

Altagamma offrirà opportunità di scambio di best practice e affiancherà i Soci in programmi di trasformazione verso modelli di business sostenibili dal punto di vista sociale, ambientale e di governance.

La contemporaneità, come ricordato da Matteo Lunelli, deve divenire un elemento intrinseco del Made in Italy tanto quanto la tradizione e l’identità culturale. La sfida del futuro sarà dunque la capacità di innovare e di intercettare le nuove generazioni, in particolare sfruttando i canali di comunicazione digitale.

Altagamma sarà impegnata nell’analisi di questi fenomeni con ricerche e iniziative dedicate come l’organizzazione di un rinnovato Digital Day. Per indagare i futuri trend della creatività e approfondire le opportunità derivanti dai macro-cambiamenti in corso, prosegue anche il progetto Next Design Perspectives, che giunge alla terza edizione.

Continueranno infine le attività strutturali della Fondazione relativamente a Studi e Ricerche e alle Relazioni Istituzionali a livello europeo tramite la European Cultural and Creative Industries Alliance (ECCIA).

Proseguirà anche l’impegno verso il tema del Capitale Umano, con il progetto I Talenti del Fare, finalizzato al riposizionamento delle professioni manifatturiere, e il Premio Giovani Imprese.

IL NUOVO CDA

Accanto alle conferme di Claudio Luti (Kartell) come vice presidente del Design, Lamberto Tacoli (Perini Navi) come vice presidente per la Nautica e Paolo Zegna (Ermenegildo Zegna) vice presidente per la Moda, si segnalano nuovi ingressi.

Sabina Belli (Pomellato) vice presidente per la Gioielleria, Stefano Domenicali (Lamborghini) vice presidente per l’Automotive, Giovanni Geddes da Filicaja (Gruppo Frescobaldi) vice presidente per l’Alimentare e Aldo Melpignano (San Domenico Hotels) vice presidente per l’area Ospitalità.

Vengono introdotte inoltre due vice presidenze trasversali. Una, appunto, per l’Internazionalizzazione, affidata a Dario Rinero (Gruppo Poltrona Frau) e una per i Talenti e il Capitale Umano, affidata a Laudomia Pucci (Emilio Pucci).

Con loro, il presidente fondatore Santo Versace, il presidente onorario Leonardo Ferragamo, insieme al past president Andrea Illy saranno invitati permanenti al Consiglio di Amministrazione.

Consiglieri Nerio Alessandri (Technogym), Marco Bizzari (Gucci), Serge Brunschwig (Fendi), Edoardo Caovilla (René Caovilla), Fabio d’Angelantonio (Loro Piana), Carlotta de Bevilacqua (Danese Milano), Claudio Domenicali (Ducati), Giuseppe Fontana (Villa d’Este), Roberto Gavazzi (Boffi), Bob Kunze-Concewitz (Campari Group).

E ancora: Carlo Mazzi (Prada S.p.A.), Carmen Moretti (L’Albereta e L’Andana), Maria Porro (Porro), Giuseppe Prezioso (Imax – Max Mara Fashion Group), Aurelio Regina (Manifatture Sigaro Toscano), Riccardo Sciutto (Sergio Rossi), Giovanni Tamburi (Presidente e CEO, Tamburi Investment Partners).

Infine: Giovanna Vitelli (Vice Presidente, Azimut Benetti Group), Maurizio Zanella (Presidente, Ca’ del Bosco). Revisori dei Conti: Maurizio Dallocchio (SDA Bocconi), Ezio Simonelli (Studio Simonelli) e Stefano Alessi (Alessi).

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